Rischio di contrarre il Covid-19 dal dentista?

covid e studi dentistici

Molte persone hanno paura di andare dal dentista per il rischio di contagio da coronavirus, ma è davvero così? È vero che i dentisti trasmettono il virus del Covid-19 ai pazienti? In questo articolo andremo a chiarire tutti i dubbi sul rapporto fra il coronavirus e i dentisti.

Il covid-19 e i dentisti nell’opinione pubblica.

I dubbi sul rapporto fra il covid-19 e i dentisti sono iniziati a circolare già a inizio marzo 2020, quando la rivista americana New York Times pubblicò1 nel suo sito un grafico a bolle che mostrava la relazione fra i vari mestieri e il rischio di infezioni. Di seguito viene riportata una copia di tale grafico: ogni bolla rappresenta una professione e più grande è la bolla, più persone svolgono quel lavoro; più in alto si trova una bolla e più è alto il rischio contagio, mentre più la bolla si trova a destra e più stretto è il contatto fra chi fa quel mestiere e i suoi clienti.

grafico covid rischio mestieri

Secondo questo grafico, i dentisti svolgono il mestiere più rischioso di tutti per le malattie infettive. I dentisti, infatti, lavorano a contatto con le bocche delle persone e gli strumenti utilizzati possono creare aerosol contenente goccioline di saliva; per il dentista, il rischio di contrarre un virus dai propri pazienti è quindi più alto rispetto a quello di altri mestieri.

Molte persone, però, hanno frainteso questo grafico e hanno iniziato a credere che andare dal dentista significasse rischiare di contrarre il Covid-19 più che in ogni altro posto; la convinzione si è diffusa in tutto il mondo a macchia d’olio, creando un’ingiustificata diffidenza per il dentista. Per chiarire la situazione e rassicurare le persone sulla sicurezza degli studi dentistici, l’agenzia federale americana CDC (corrispondente grossomodo al nostro Istituto Superiore di Sanità) comunicò:

Non ci sono dati certi per stabilire il rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2 (il virus del Covid-19, ndr) durante l’attività odontoiatrica 2

 

Le istituzioni sul rischio Covid-19 dal dentista

Oltre all’agenzia americana, anche in Italia arrivarono rassicurazioni governative. Durante il lockdown di marzo-aprile, il Ministero della Salute comunicò3 che andare dal dentista è sicuro, a patto di seguire 5 semplici regole:

  1. Lasciare cappotti, giacche, borse e zaini in sala d’attesa.
  2. Ove possibile indossare copri-scarpe.
  3. Rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro all’interno della sala d’attesa.
  4. Tenere cellulari e tablet fuori dall’area clinica.
  5. Lavarsi le mani per almeno 20 secondi e non scambiarsi strette di mano con medici e altri operatori.

Questi consigli sono tuttora validi e promossi dal Ministero. Nell’estate 2020, quando sembrava che il Covid-19 stesse pian piano sparendo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicò un articolo4 in cui diceva che i dentisti:

Hanno un elevato rischio di essere infettati dal SARS-CoV-2 o di trasmettere l’infezione ai pazienti

Aggiungendo che:

I trattamenti non urgenti di salute orale, come la pulizia dei denti e i controlli- possono essere rimandati fino a quando il tasso di trasmissione del Covid-19 sarà sufficientemente ridotto nelle singole comunità.

A queste parole rispose critica l’ANDI – Associazione Nazionale Dentisti Italiani – dichiarando che non condivideva queste raccomandazioni, ribadendo che lo studio dentistico è un luogo sicuro5. A onor del vero, l’OMS specificava che le indicazioni sopra riportate erano rivolte a tutto il mondo, ma ogni Paese era libero di adottare misure specifiche a seconda della gravità della situazione. A conferma di ciò, il Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda disse:

Le indicazioni operative definite dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute sono efficaci e consentono lo svolgimento di ogni manovra terapeutica odontoiatrica in assoluta sicurezza per il paziente.

 

La seconda ondata e gli ambulatori odontoiatrici.

Con l’arrivo della seconda ondata nell’autunno 2020, molte persone si domandano se sia cambiato qualcosa e se sia ancora sicuro andare dal dentista. Diciamolo subito: è vero, il SARS-CoV-2 sta cambiando, ma come afferma Nature – la rivista scientifica di maggior prestigio al mondo – questo non è un problema6. Anche se alcuni ricercatori hanno detto che il virus sta diventando più pericoloso, Nature afferma che:

La nuova variante del virus potrebbe significare che i vaccini possono colpire più facilmente”.

Inoltre:

Non ci sono prove concrete che la mutazione abbia un effetto sulla diffusione del virus o che un processo di selezione naturale ne spieghi l’aumento”.

covid casi su tamponi

covid terapia intensiva nuovi decessi

Secondo Mauricio Santillana, un ricercatore dell’Università Harvard Medical School, uno dei motivi che spiega l’arrivo della seconda ondata è presto detto:

In inverno le persone tendono a interagire in ambienti chiusi, in luoghi a scarsa ventilazione.”

Questo fattore aiuta a far circolare il virus fra persone che non portano i dispositivi di protezione individuale, come le mascherine, ma non è tutto. Alcune ricerche, riportate da Nature7, spiegano che il SARS-CoV-2 preferisce le condizioni fredde e secche, al riparo dalla luce solare diretta, mentre sulle superfici di ambienti caldi e umidi il virus si degrada più velocemente. D’inverno le case e gli uffici vengono riscaldati a temperature di circa 20°C e l’aria è secca e non ben ventilata, creando quelle che sono le condizioni più favorevoli alla stabilità del virus.

Ma quindi, il dentista è un posto rischioso?

Gli studi odontoiatrici sono tenuti a seguire rigorosi protocolli promossi dal Ministero della Salute8, al fine di garantire interventi sicuri per i pazienti e per gli operatori sanitari. Fra le misure adottate ci sono l’utilizzo di macchinari per la sterilizzazione a caldo, il triage telefonico, l’attenta pianificazione delle visite, la scrupolosa gestione della sala d’attesa e l’utilizzo di ulteriori misure di protezione individuale e di sanificazione degli ambienti.

Il nuovo DPCM del 3 novembre 2020 ha diviso l’Italia in zone rosse, arancioni e gialle, a seconda della gravità della situazione sanitaria a livello regionale; questo decreto consente in tutta Italia di recarsi dal proprio dentista per curare la propria salute orale, anche se ci si trova nelle zone rosse.

Concludendo, si può certamente dire che è sicuro andare dal proprio dentista di fiducia; certo, ci si deve adattare a nuove precauzioni, come farsi misurare la temperatura, igienizzarsi le mani, calzare il copriscarpe o ancora lasciare il soprabito e la borsa in disparte, ma sono piccole azioni che aiutano a salvaguardare la propria salute e che ci consentiranno di tornare a sorridere insieme.

Se questo articolo ti è piaciuto, ti suggerisco di dare un’occhiata alle nostre pubblicazioni informative, le trovi a questo indirizzo www.andi-treviso.it/news/.

Dr. Andrea Mazzero

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  1. https://www.nytimes.com/interactive/2020/03/15/business/economy/coronavirus-worker-risk.html
  2. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/dental-settings.html
  3. http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4231
  4. https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/333625/WHO-2019-nCoV-Oral_health-2020.1-eng.pdf
  5. https://www.andi.it/lorganizzazione-mondiale-della-sanita-chiede-il-rinvio-delle-visite-odontoiatriche-fermo-no-di-andi/
  6. https://www.nature.com/articles/d41586-020-02544-6
  7. https://www.nature.com/articles/d41586-020-02972-4
  8. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2917_allegato.pdf